domenica 15 febbraio 2015

L'aborto, tra moralità e realtà, la mia esperienza

Oggi voglio parlare di un argomento molto discusso e che in questi giorni ho dovuto mio malgrado affrontare.
Io per prima mi sono sempre dichiarata contraria all'aborto che sia umano o animale, beh come spesso si dice è molto facile prendere posizioni quando ad affrontare il problema è qualcun'altro, diversa è la faccenda quando il problema tocca a noi.
Quattro giorni fa ho portato Malika a fare l'ecografia e come si sospettava, in seguito a una scappatella con il nostro bel maschietto è rimasta incinta. Premetto che questo era il suo primo calore e che nonostante fosse già in programma la sterilizzazione, in seguito a immprovvisi problemi di salute non è stato possibile farla.
Così mi sono ritrovata a dover fare una scelta che mai nella mia vita avrei voluto fare : aborto o no ?
Inutile dire che se fosse stato per me e per quello che sono i miei pensieri i cuccioli sarebbero nati, purtroppo però una cosa sono gli ideali e una cosa è la realtà, la realtà infatti è che la casa in cui vivo non è mia, ma di parenti ed è già bella piena di inquilini a quattro zampe, così appena mi sono provata a parlare di gravidanza, non ho neppure avuto modo di finire di parlare che le urla si erano già alzate, e le solite frasi sentite e risentite erano già iniziate a volare.
Gia' qui uno si rende conto di quanto anche le persone più religiose e benpensanti (quali i miei familiari) riescono a pensare bene finchè si parla di altri.
Comunque, dopo questo teatrino, sorge spontaneo chiedere consiglio al veterinario il quale, vista la situazione, mi ha fatto partecipe delle eventuali soluzioni: far nascere i cuccioli, sterilizzazione con rimozione dell'utero e quindi anche dei feti o aborto con iniezione di alizin e successivamente sterilizzazione, lui dal canto suo mi ha suggerito la terza soluzione, in quanto sono già tantissimi i cuccioli abbandonati  e trovargli una casa non è facile, oltre al fatto che per i primi due mesi i cuccioli sarebbero dovuti stare con la mamma e sarebbero quindi stati un impegno a tempo pieno.
Per prima cosa ho chiesto se avevo qualche giorno per poterci pensare, mi ha risposto che al massimo avevo due giorni in quanto il farmaco poteva essere usato fino al 45° giorno e lei era già gravida di 30 giorni.
Così tornata a casa ci ho pensato tutta la notte e alla fine convinta da ciò che mi ha detto il veterinario e dal pensiero di lunghe discussioni con la mia famiglia per due insostenibili mesi , ho deciso per l'aborto, così immediatamente il giorno seguente sono tornata in ambulatorio per la prima iniezione (l'alizin va fatto in due iniezioni alla distanza di 24 ore) poichè se non lo avvessi fatto subito ci avrei sicuramente ripensato, inutile dire come mi sono sentita subito dopo, un'assassina, il solo pensiero che quei cuccioli che poco prima avevo visto muoversi e vivere, non ci sarebbero stati più per colpa mia mi distruggeva, ho così iniziato a domandarmi che cosa sarebbe successo se non avessi fatto la seconda iniezione, se potevo essere ancora in tempo per ripensarci, ma alla fine si pensano tante cose che poi non si fanno, avevo iniziato una cosa, la dovevo finire, sono sempre stata dell'idea che le cose fatte a metà danno luogo a risultati fatti male per questo il giorno dopo le ho fatto fare la seconda iniezione.
Nonostante abbia pianto non so neanche io quanto sul latte versato, ancora adesso che sono qui a raccontare questa storia non riesco a farmi una ragione della vigliacca e ipocrita che sono.
Fra sei giorni devo tornare per farle l'ecografia e vedere se è andato "tutto bene" se così si puo' dire......e nel mentre devo darle delle gocce tutti i giorni per bloccare il latte.
Non so se ho fatto la scelta giusta ,se la rifarei o se quello che ho fatto è morale o immorale, quello che so è che mi sento terribilmente in collera con me stessa, perchè ho lasciato che gli altri mi influensassero e che mi facessero cambiare idea su qualcosa in cui ho sempre creduto, mi sono sempre detta : -ragiona con la tua testa non farti influenzare dagli altri- ed ero veramente convinta di riuscirci, ma al primo ostacolo ho ceduto, spero vivamente che questa esperienza mi abbia reso più forte e che mi serva per le scelte future anche se penso che mi porterò dietro il pensiero di quei cuccioli per sempre, come si suol dire-le scelte si pagano-.
Alcune informazioni sul farmaco sperando che non vi servano mai.
Come già detto sopra, il nome del farmaco abortivo è "alizin", si effettua tramite iniezione sottocutanea in due volte con distanza di 24 ora una dall'altra. Presumo che ogni iniezione non deva superare un certo dosaggio, infatti alla mia piccolina hanno diviso ogni iniezione in due punture, quindi due il primo giorno e due il secondo. Se l'iniezione viene fatta entro i 20/25 giorni i feti saranno riassorbiti e quindi voi non vedrete niente, se fatta dopo c'è la forte possibilità che siano espulsi (cosa che io non sapevo, altrimenti ci avrei pensato ancora meglio), non ci dovrebbero essere sintomi se fatta nel primo lasso di tempo sopraindicato e comunque, avendola fatta dopo, personalmente non saprei dire se è vero, posso però dire che io avendogliela fatta al 30° giorno ho riscontrato perdita di appetito, vomito, feci molli, perdite rossicce, per fortuna non ha ancora espulso i feti e spero vivamente che non succeda.
Il prossimo calore viene anticipato da 1 a 3 mesi successivi l'iniezione.
Questa è la mia esperienza,due consigli: 1. se siete indecisi, pensateci bene e prendetevi tutto il tempo che avete a disposizione. 2. prevenire è meglio che curare quindi, sterilizzate, sterilizzate, sterilizzate
Ciao a tutti !

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